El Cimarrón
Biografia dello schiavo scappato Estéban Montejo
Testo tratto dal libro di Miguel Barnet, tradotto a adattato alla musica da Hans Magnus Enzensberger
(Espagnola di Jorge Berróa e Miguel Barnet)
Primera Parte
I El Mundo
II El Cimarrón
III La Esclavitud
IV La Huida
V El Monte
VI Los Espíritus
VII La falsa Libertad
Segunda Parte
VIII Las Mujeres
IX Las Maquinas
X Los Curas
XI La Insurrección
XII El Combate de Mal Tiempo
XIII El Triunfo encadenado
XIV La Amistad
XV El Machete
Periodo di composizione 1969-70
Durata 76 minuti
Prima assoluta
Prima assoluta 22 giugno 1970
Aldeburgh Festival
Baritono William Pearson
Flauto Karlheinz Zöller
Chitarra Leo Brouwer
Percussione Stomu Yamash’ta
Note
Il lavoro del “El Cimarrón” cominciò con un colloquio con Hans Magnus Enzensberger, nel 1968 circa, in cui si partò delle difficoltà di scrivere canzoni politiche con mezzi tali da oltrepassare i risultati di Eisler, Weill, Dessau o da aggirarli. Mi parve allora di poter affrontare facilmente il problema in un ciclo nel quale da una pluralità di materiali emergessero come per caso elementi nuovi. In quell’occasione Enzensberger mi disse che a Cuba era stata pubblicata la biografia di un vecchio afrocubano, Estebán Montejo, che vivera all’Avana e che si ricordava della sua giovinezza passata in schiavitù, e mi propose quel soggetto come esperimento. “El Cimarrón” non è poi diventato un ciclo di canzoni e nemmeno deve essere inteso come tale, è piuttosto un esercizio in un nuovo genere della concertazione musicale. Alle percussioni occasionalmente alternano il cantante, il flautistie e il chitarrista. vide anche “Memorias de El Cimarrón” per una o due chitarre
Hans Werner Henze
Cast
Baritono
|