
Luchino Visconti: Epistolario
1920-1961
Lingua Italiana
ISBN 9791280491152
Luchino Visconti attraverso le sue lettere, quelle scritte e quelle ricevute nel corso di una carriera che ha segnato in maniera indelebile l’arte, lo spettacolo e il cinema del Novecento. Primo di due monumentali volumi, questo libro copre gli anni dal 1937 al 1961 (con un piccolo antefatto nel 1920). Un periodo cruciale per la nascita e la consacrazione del mito Visconti: dall’apprendistato con Renoir alla resistenza negli anni del fascismo, dalle memorabili regie teatrali e operistiche alle fortune cinematografiche, dall’‘invenzione’ del neorealismo con Ossessione fino al capolavoro definitivo Rocco e i suoi fratelli.
Le lettere sono poco più di settecento: a dialogare con il regista personalità del calibro di Maria Callas, Franco Zeffirelli, Vittorio Gassman, Ingrid Bergman, Michelangelo Antonioni, Salvador Dalí, Cesare Zavattini, Suso Cecchi d’Amico, insieme a tanti altri attori, registi, scrittori, produttori, impresari, politici, maestranze di cinema e teatro. Un concerto con circa duecento strumenti intorno a un unico maestro, un’occasione rara per scoprire, attraverso le parole di Visconti e di chi ha avuto la possibilità di conoscerlo e collaborare con lui, il modo di lavorare, di pensare, di agire di un personaggio unico, capace con la sua visione di in influenzare la storia culturale del nostro paese.
La prima lettera di Visconti a Hans Werner Henze risale all'8 aprile 1954, in cui fa riferimento alla prima romana di Boulevard Solitude. Poi nel 1956 c'è uno scambio di lettere tra Henze e Visconti e tra il ballerino Jean Babilée e Visconti sul progetto Maratona e infine nel 1957 tra Henze e Visconti e il coreografo di Maratona, Dick Sanders e Visconti.