Piano Works

A vent'anni Hans Werner Henze è alla ricerca della sua firma personale, del suo stile personale. Alla Sonatina "neoclassica" del 1947 seguirono le Variazioni op. 13, in cui utilizzò la tecnica dodecafonica di Schönberg. In Germania, da uomo di sinistra che non voleva seguire i dogmi del circolo d'avanguardia, si trovò presto tra due sgabelli - e andò in Italia. Le Variazioni Lucy Escott (1963) su un tema della Sonnambula di Bellini o Cherubino (1980), così come i Préludes to Tristan (2003) non lasciano dubbi sul suo stretto legame con l'opera. Nel 1959, tuttavia, c'era ancora una sonata per pianoforte completamente "lontana dal teatro": "Credo che i problemi della sonata - fuga torneranno sempre a porci delle domande e a chiedere insistentemente delle risposte." (Henze) E il suo spirito politicamente attento veglia sempre su tutte le sue opere. La grande musica di un grande compositore, idealmente interpretata da Jan Philip Schulze.