Rudi Dutschke a La Leprara

Il 16 luglio Fausto e io ci siamo recati a Santa Fe per le prove dei Bassarids, da me diretto, con la regia di Bodo Igesz e la scenografia di Rouben Ter-Arutunian. Un coro favoloso, composto da studenti di canto, ha dato il suo contributo con precisione, anche quando ha ballato, si è alzato in piedi o si è arrampicato sulle decorazioni. Felsenstein avrebbe pianto di gioia. Ogni tanto chiamavo Marino: Sì, Rudi sta bene, il trattamento ha avuto successo e non ci sono lamentele. La sua Gretchen lo aveva raggiunto. - Dopo l'ultima esibizione dei Bassaridi a Santa Fe (per il finale bruciavano sempre impressionanti falò, fuochi solstiziali o fuochi di autodafé su tutte le colline circostanti) un piccolo jet ci portò ad Aspen, in Colorado, di cui attraversammo i famosi canyon, per un fine settimana completamente piovoso di musica sinfonica, da camera e persino da palcoscenico di Henze.

La Leprara era diventata il quartier generale di Rudi, gli ospiti andavano e venivano in gran numero, visitatori importanti o che si sentivano tali, in ogni caso sempre almeno il doppio di quelli che gli erano utili. La sinistra italiana, soprattutto quella a sinistra del PCI, si presentava, io traducevo durante i colloqui, ascoltavo e cercavo di farmi un'idea di quello che mi sembrava un mondo sempre più complesso, delle contraddizioni, delle sconfitte e delle incompatibilità delle lotte politiche. La guerra del Vietnam era tutt'altro che finita e il 21 agosto, lo avevamo già sentito alla Cristofero Colombo, le truppe del Patto di Varsavia occuparono la CSSR, provocando un grande disastro morale e politico. Ha diviso le persone e le loro opinioni, ha diminuito le simpatie della sinistra occidentale per i rapporti di forza nei Paesi del blocco orientale e per il modo di affrontare il concetto di socialismo ivi praticato. E l'attesa dichiarazione di Fidel Castro su Praga ha deluso: è stato un problema vedere l'altrimenti imperturbabile Fidel disposto a scendere a compromessi con la superpotenza. Il fatto che le ragioni fossero ovvie non ha reso le cose più facili.